Itinerari e pellegrinaggi Mariani
Oh Bedda Matri, allumini la Menti. (Oh Bella Madre, illumini la mente.)
Tu Mmaculata sì, e... dicu nenti! (Tu sei Immacolata e... dico poco! )
Tu Matri chi cunverti piccatura (Tu Madre che converti i peccatori)
li menti tu l'aggiusti cu primura. (che aggiusti le menti con premura.)
Paciera di li figghi pirdunati. (Portatrice di pace tra i figli perdonati.)
La Comunità dei fedeli Diocesana, tutta, è fortemente animata da una grande amore filiale per Maria "Madre", Madre di Dio e Madre nostra. Un amore dichiarato nella sua profondità ed intensità con il nome con cui viene venerata ed invocata: "A BEDDA MATRI! nella bella espressione in dialetto siciliano.
Madre bella e splendente perché buona, perfetta, tutta santa, nobile perché umile, giusta, pura. Madre amorevolmente attenta, paziente con i figli che le sono stati affidati e che a lei si rivolgono supplici, come ha fatto Santa Rosalia, palermitana tra i palermitani, nell'eremo del Monte Pellegrino. Un amore ed una devozione che vive e si esprime con accentazioni diverse quanti e quali sono i titoli che affermano ed illustrano le sue Virtù e la sua funzione di intercessione presso l'amato Figlio.
Con gli itinerari mariani, disegnati in queste pagine, non proponiamo un semplice tour alla scoperta di testimonianze storico-culturali o del colore e del calore della tradizione della devozione mariana in Arcidiocesi, ma bensì un cammino di contaminazione con l’amore che la nostra Comunità diocesana fin dal suo costituirsi nutre e manifesta per la Madre di Dio e Madre nostra. Un cammino che attraverso di Lei ci faccia scoprire la bellezza del Vangelo vissuto nella concretezza del quotidiano
I Luoghi del culto Mariano in Arcidiocesi
Tutte le Chiese e le Rettorie, ma anche le edicole votive sparse per le Vie della città, dei paesi, delle campagne ... sono i luoghi dove vive e si esprime il culto e la devozione alla Madre di Dio. Sono luoghi che risuonano delle preghiere e delle suppliche e dell'affidarsi a Maria quale madre amorevole e mediatrice presso la SS. Trinità. Tra tutti mettiamo in evidenza quei luoghi che vengono vissuti e condivisi dalla Comunità diocesana come "di riferimento" del culto e la devozione a Maria.
I Santuari Mariani
Gli itinerari Mariani nella Città di Palermo
Palermo è una città Mariana, qui sono nati e si sono diffusi subito in tutto il mondo i culti della Madonna della Catena e della Madonna del Lume ed altri culti hanno camminato per le vie del mondo sulle gambe dei tanti emigranti. Palermo è la città che ha affermato, ben prima del pronunciamento del dogma, l'Immacolata Concezione di Maria giurando di difenderla fino al versamento del sangue.
C'è una immagine che plasticamente raffigura l'amore dei Palermitani a Maria e la fiducia in Lei quale via certa per ottenere misericordia e grazie dal Padre, è nel dipinto del La Barbera, custodito nel Museo Diocesano, in cui Maria riprende e fa sua la supplica di Santa Rosalia a salvare Palermo dalla peste.
Abbiamo strutturato l'itinerario secondo la suddivisione per vicariati del territorio dell'arcidiocesi.
Nel Centro storico
Fino agli inizi del XX secolo l'agglomerato urbano della città di Palermo era contenuto tra le antiche mura spagnole, l'attuale suo centro storico. In questo ogni Via ed ogni Piazza aveva una o più Chiese e numerose edicole votive, tutti punti di riferimento di comunità di fedeli accomunati e legati tra di loro dal culto e dalla devozione a Santi Patroni e soprattutto a Maria Madre di Dio acclamata nei suoi diversi titoli. Ancor oggi questo forte sentimento mariano si respira nelle diverse contrade del centro storico ed ha delle forti caratterizzazioni nei quattro mandamenti in cui esso è strutturato: Capo, Albergheria, Tribunali e Loggia. A questi aggiungiamo il Cassaro, odierna Via Vittorio Emanuele, che fa da cerniera tra i quattro mandamenti ma che da questi si distingue per tessuto urbano e sociale. Tutto il Centro storico di Palermo con la sua immediata periferia estesa ai quartieri storici di Boccadifalco e Baida è territorio del Secondo Vicariato dell'Arcidiocesi.
Nei nuovi Quartieri
La città alla fine della seconda guerra mondiale ha conosciuto una forte espansione verso il fiume Oreto, la Piana dei Colli e la cinta delle montagne della Conca D'oro in modo disordinato e caotico. Sono gli anni conosciuti come il sacco di Palermo.
Punto di riferimento di questi territori, spesso anche periferia esistenziale della città, sono le Comunità Parrocchiali con le loro iniziative di evangelizzazione e promozione umana. Tutte sono accomunate dal culto e dalla devozione a Maria, la Madre di Dio a cui ci si rivolge nei momenti di preghiera e celebrazione liturgica all'interno delle chiese e nelle manifestazioni esterne di devozione popolare, alcune retaggio delle comunità contadine che nella Conca d'oro curavano agrumeti, frutteti ed orti.
In questa sezione non sono inclusi i territori delle borgate marinare ai quali ne abbiamo dedicato una apposita.
Gli itinerari Mariani oltre la Città di Palermo
I tempi e i luoghi della Devozione Mariana in Arcidiocesi
La vita di fede della Comunità dell'Arcidiocesi è scandita essenzialmente dai tempi liturgici ma anche dalle feste liturgiche dedicate alla Madre dio Dio nei diversi Titoli con cui viene coniugato il suo santissimo nome. Essi derivano da attributi derivati dalle Sacre scritture ed anche dalla devozione popolare, che si fa partecipazione corale quando Maria è eletta a patrona del paese o di una contrada e le si dedica una festa ricca non solo di eventi religiosi ma anche di aggregazione sociale, che nell'annuale ripetersi diventa tratto unificante e distintivo della stessa Comunità. Suggeriamo di vivere i tempi e luoghi delle feste patronali nella profondità del legame tra Maria e le diverse Comunità oltre che negli aspetti folkloristici a loro contorno.
Maria, Madre di Dio, nell'arte nel territorio dell'Arcidiocesi
"Senza Maria sarvari nun si po'!" recita un mottetto siciliano retaggio delle antiche missioni popolari. Nulla di più vero per le nostre comunità che nell' arte, nell' architettura, nelle immagini devozionali materializzano il loro affetto per la Bedda Matri".(Vincenzo Scrudato)
L'itinerario "A Bedda Matri", è dedicato a Don Salvatore Napoleone, presbitero della Chiesa Palermitana, scomparso prematuramente nel 2001, che tanto ha amato Maria, la Madre di Dio; a Lei dedicava, sempre, a conclusione delle sue omelie un pensiero ed una preghiera. Insieme a lui a tutti i Sacerdoti che promuovono il culto di Maria ed a quanti hanno collaborato alla stesura dell'itinerario.