Custodia del Creato, Costa occidentale

Palermo ed i Comuni costieri nel territorio dell’Arcidiocesi, malgrado il sacco perpetrato a danno della costa dalla corsa, spesso abusiva, al “villino a mare” dei palermitani, sono ancora ricchi di un patrimonio di litorali sabbiosi e di scoglio in ottimo stato di conservazione e con meravigliosi ed emozionali scorci paesaggistici.

In questa pagina tracciamo il percorso della costa occidentale, che ricade tutto all'interno del Comune di Palermo e che si sviluppa dalla punta estrema del golfo di Sferracavallo fino al costone del Monte Pellegrino che sovrasta la borgata dell'Acquasanta;  su di essa vigila con sguardo amorevole, dall'alto del belvedere del Monte Pellegrino, S. Rosalia.

L'itinerario attraversa luoghi abitati fin dalla preistoria come dimostrano i ritrovamenti di reperti nelle tante grotte ed anfratti presenti alle falde dei costoni dei monti Capo Gallo e Monte Pellegrino e che nel corso dei secoli si sono strutturati in borgate. Erano soprattutto borghi di pescatori sviluppatisi attorno alle tonnare che dal XIV al XVIII secolo, costruite in questo tratto di costa seguendo il percorso dei tonni che nel loro "viaggio d'amore" nei mesi di aprile e maggio si avvicinavano a queste coste per deporre le uova. Le tonnare attive fino agli anni 50 del secolo scorso sono state dismesse ed abbandonate quando i tonni hanno cambiato le loro rotte ed i borghi di pescatori si sono via via trasformati in centri balneari e sedi di porti turistici. Accompagniamo le brevi notte scritte con le foto che più che le parole possono restituire la bellezza di una costa che lascia incantati ed affascinati.

Borgo in passato di pescatori e vignaioli, la Contrada di Sferracavallo si è sviluppata lungo la costa tra Capo Gallo e Monte Billiemi, intorno alla Chiesa dei Ss. Cosma e Damiano protettori della Contrada. Ai due Santi, pescatori ed abitanti tutti, nell’ultima settimana di settembre, tributano una grande festa che si conclude la domenica con la solenne processione del fercolo per le vie della borgata. Il Borgo ha origini preistoriche come testimoniano i reperti rinvenuti nelle grotte del circondario. Nella grotta dell’Impiccato, sono stati ritrovati resti di ippopotami e di elefanti, nella grotta del Pecoraro sono stati ritrovati resti di ceramica del 1500 a. C., reperti preistorici sono stati rinvenuti anche nella grotta Conza del Monte Billiemi.
Il nome di "sferracavallo" richiama lo sforzo dei cavalli nel trainare i barconi delle tonnare per trarli a secco e ripararli nei magazzini.
Costa e mare di Sferracavallo sono inseriti nell’Area Marina Protetta di Capo Gallo ed Isola delle Femmine, voluta fortemente dagli stessi abitanti per preservare  patrimonio e risorse naturali da una distruzione inevitabilmente conseguente ad una pavimentata lottizzazione abusiva.
Un mare limpidissimo e cristallino, fondali ricchi di vita, una costa variegata di scogli ed arenili di sassi e sabbia, lungomari, come Barcarello e quello della villa a mare della borgata, dalle vedute panoramiche paradisiache, sono un forte richiamo per palermitani e turisti, attratti anche dalla cucina di pesce dei ristoranti e dalle prelibatezze del fast food palermitano che si possono gustare nel villaggio gastronomico insediato quasi in riva al mare.

Parrocchia nel territorio: Parrocchia Ss. Cosma e Damiano a Sferracavallo >>
Sferracavallo, Palermo -
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Mondello - Valdesi è una località marina, a 12 km da Palermo, tra le più rinomate del mondo. Si adagia sulla baia compresa tra i promontori di Capo Gallo e Monte Pellegrino, entrambi all’interno di Riserve Naturali Orientate. Il verde della fitta e varia vegetazione in cui è immersa arriva a lambire la spiaggia, fatta di una sabia fine, morbida, chiara con sfumature rosa, risultato, come quella dei caraibi, della decomposizione dei molluschi che vivono nella foresta di poseidonia al centro del Golfo. Su di essa sembra poggiarsi carezzevolmente il mare, limpido e cristallino, dalle diverse tonalità di azzurro, tenue a riva e sempre più intenso verso l’orizzonte, dai riflessi abbaglianti, ricco di iodio ed ad una temperatura piacevole per immergersi e fare una nuotata salutare e rilassante.

Fin dalla preistoria Mondello ha esercitato il suo fascino sugli uomini che l’hanno scelta come residenza.
Dal 10.000 a.c. fino ai fenici gli uomini scelsero le grotte della Vicina Addaura e Capo Gallo per insediarvisi, come testimoniano graffiti e reperti ritrovati a loro interno. Il punico Amilcare Barca la scelse per l’acquartieramento delle sue truppe.
Gli arabi vi crearono il borgo dei pescatori e le saline in quella parte di terra che nei primi secoli d.c. era emersa per il ritiro del mare dando vita ad una palude melmosa, da qui il nome di “porto di fango (Marsa 'at Tinche)” che le diedero.
Gli aragonesi nel 1455 vi impiantarono la Tonnara di cui a noi è pervenuta la torre, che oggi è all’angolo della piazza della borgata, costruita in epoca successiva dagli spagnoli con la funzione, insieme a quella di Capo Gallo, di avvistare per tempo i predoni che infestavano e razziavano la costa.
I Borboni la aggregarono alla Real tenuta della Favorita ed avviarono la parziale bonifica della palude.
I palermitani degli inizi del ‘900 la elessero a luogo di villeggiatura costruendovi le ville di residenza estiva nella piana appena bonificata dalla Società Italo Belga, che per accordo sottoscritto con il Comune di Palermo, a cui i Savoia avevano ceduto tutta la Real Tenuta della Favorita, si erano impegnati a trasformare Mondello in una stazione balneare internazionale di prima grandezza. Le costruzioni in stile Liberty, molte su progetto di Ernesto Basile, sono tra i migliori esempi dell'architettura dell'Art Nouveau in Italia e in Europa e rendono Mondello un importante punto di riferimento per la storia del modernismo internazionale. Una particolare menzione la merita lo stabilimento balneare progettato dall’architetto Rudolf Stualker e realizzato nel 1912 dal palermitano Giovanni Rutelli su palafitte resistenti all’azione del mare ed alla salsedine. (fonte wikipedia)
Mondello è oggi la meta preferita di palermitani e turisti per la balneazione, per la passeggiata sul lungomare e luogo privilegiato di ritrovo per passare piacevolmente il tempo gustando le prelibatezze della cucina siciliana e del cibo da strada palermitano o un buon gelato artigianale.

A Mondello si svolgono diversi eventi e manifestazioni di rilevanza internazionale di essi citiamo:

  • Il World Festival on the Beach, festival di sport e musica organizzato dal circolo velico Albaria
  • Premio letterario internazionale Mondello.

Altri appuntamenti a dimensione locale sono il Carnevale, il Natale, la sagra del pesce azzurro …

Parrocchie nella borgata

Mondello, Palermo -  ▼ Google Maps >>  scheda wikipedia >> - Pagina Fb >>

 

La borgata dell'Addaura si estende nel tratto di costa compreso tra punta Valdesi e Torre del Rotolo ed all’interno verso le falde dei ripidi costoni del Monte Pellegrino, alla cui base si trovano le grotte in cui sono stati rinvenuti importantissimi reperti preistorici tra i quali i graffiti noti in tutto il mondo per la loro bellezza ed arditezza di tratto.
Nel 1200 era parco di caccia del Re come leggiamo in un documento in cui il luogo è indicato con il toponimo di “Daura”.
Il tessuto urbano è costituito quasi per intero da ville di residenza estiva che si inerpicano per le falde del monte o nelle immediate vicinanze della Costa. Quelle costruite sulla costa sono state requisite ed abbattute restituendo ai palermitani una delle scogliere più belle della costa palermitana.. La contrada ospita un porto turistico, stabilimenti balneari e locali di intrattenimento.

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Addaura,  Palermo -  ▼ Google Maps >>  scheda wikipedia >>

 

Si estende nel tratto di costa compreso tra la Torre Rotolo ed il Cimitero monumentale dei Rotoli ed all’interno verso le falde dei costoni del Monte Pellegrino che dalla Piazza Belvedere scendono a precipizio verso il mare.
L’abitato della Borgata si sviluppa intorno alla Tonnara Bordonaro, costruita nel XIV secolo e fonte principale di reddito per i suoi abitanti. Abbandonata dopo che i tonni hanno cambiato rotta nel 1950 è oggi utilizzata per la organizzazione di eventi. La torre della tonnara, che aveva anche funzioni di avvistamento, separa il piccolo porticciolo della borgata dal vasto lido sabbioso ad accesso libero.

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Vergine Maria ,  Palermo -
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Il toponimo Arenella deriva dal termine siciliano “rinedda” con cui si indicava la sabbia finissima e dorata dell’arenile che si estende per tutto l'antico abitato della borgata (Via della Leva), lambito da un mare cristallino e di color turchese. La borgata mantiene anco oggi, pur con difficoltà e marginalmente, le caratteristiche di borgo di pescatori; il porto in cui custodiscono le loro barche si è sempre più ingrandito e progressivamente trasformato in porto turistico per natanti da diporto.
Litorale e porto sono dominati dalla “palazzina dei quattro pizzi”, che i Florio fecero costruire ed annettere alla Tonnara dell’Arenella quando la acquistarono nel 1830. Il nome 4 pizzi deriva dalle quattro guglie che marcano gli spigoli della palazzina costruita in stile neogotico inglese su progetto dell’architetto Carlo Giachery. A lui si deve anche la progettazione del mulino a vento per la macinazione del sommacco.
Quello dei Florio è stato un periodo di grande sviluppo, benessere e splendore per il borgo: per le loro iniziative imprenditoriali come la costruzione del complesso della “chimica Arenella”, per lo sfarzo della loro vita e per le relazioni da loro intessute con illustri personalità del tempo, che spesso ospitavano nella loro dimora ricavata nella Tonnara, come la Zarina di Russia, che innamoratasi della “palazzina dei 4 pizzi”  ne fece costruire una copia identica nelle vicinanze di San Pietroburgo.

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Arenella ,  Palermo -
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L’antico Borgo di pescatori dell’Acquasanta prende il nome dall’acqua con proprietà terapeutiche che sgorgava da una grotta in riva al mare. Un’acqua ritenuta tanto miracolosa da conferire un'aura di sacralità al luogo fin dal tempo dei fenici che vi realizzarono un santuario pagano, trasformato secoli dopo dai cristiani in chiesa ipogea dedicata alla Madonna.
La borgata conobbe il massimo splendore alla fine del XIX ed inizio del XX per iniziativa dei fratelli Pandolfo che vi impiantarono lo stabilimento termale, di cui è a noi pervenuta la facciata, dei Fratelli Tramontana che vi realizzarono uno stabilimento balneare tra i più rinomati della costa, frequentato da teste coronate, nobili e ricchi borghesi, e soprattutto per iniziativa dei Florio che trasformarono in albergo di lusso la “Villa Igea” costruita sulla costa nelle intenzioni iniziali come sanatorio. La Villa progettata da Ernesto Basile è ritenuta la più alta espressione dello stile Liberty a Palermo.
Oggi tratto di costa e mare sono occupati dal porto turistico, che insieme a quello della Cala è uno dei più grandi e ben serviti del Palermitano.

Parrocchia del Territorio: Parrocchia Maria SS. Della Lettera >>
Acquasanta ,  Palermo -
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Lidi – stabilimenti balneari ed ospitalità

Lungo la costa che ricade nel territorio dell’Arcidiocesi è un susseguirsi di lidi e stabilimenti balneari attrezzati ed organizzati per offrire servizi di confort ed intrattenimento per i bagnanti.
Molte sono le possibilità di alloggio che offrono ospitale accoglienza nelle diverse forme in cui questa oggi si è strutturata.
Per queste notizie vi rinviamo ai portali specializzati:

Indice degli itinerari