Custodia del Creato, Siti (habitat naturali e semi naturali) di interesse Comunitario

Riprendiamo  il contatto con la terra

Andare per Parchi, riserve, aree naturali è una delle modalità per riprendere contatto con la terra, e questi sono diventate sempre più mete ambite dai turisti. Un afflusso che non sempre si svolge con modalità coerenti con il rispetto e la conservazione di un patrimonio naturalistico che non ci possiamo permettere di rovinare e perdere.
Invitiamo chi accoglie la nostra proposta di andare a conoscere e vivere i "Siti di Interesse Comunitario" all'interno del territorio dell'Arcidiocesi di farlo nella modalità del turismo sostenibile.

Ambiente, beni culturali, paesaggio, biodiversità, identità locale, non vanno difesi dal turismo,
ma in funzione del turismo, per assicurare ad esso redditività e continuità nel tempo (da park.it).

Il monte Grifone si innalza per 832 m s.l.m. all’estremo nord est della Conca d’Oro e sovrasta le borgate di Belmonte- Chiavelli, Ciaculli e Croceverde Giardini. Il versante che guarda la città è abbastanza scosceso. E’ stato oggetto di forestazzazione nell’ambito delle azioni di riqualificazione de l’ ”area agricola di Ciaculli”.

Il Parco Agricolo di Ciaculli e Croce Verde Giardini, che si estende per circa 700 ettari nelle contrade di Ciaculli e Croceverde Giardini alla periferia di Palermo inglobando l’area agricola periurbana coltivata a mandarini, “ ha mantenuto i caratteri originari del paesaggio storico rurale della Conca d’oro degli inizi del XX secolo”.
Il parco nasce nel 1996 con un progetto Life, cofinanziato da Unione Europea, Comune di Palermo e Confederazione Italiana Agricoltori, che ha permesso la riqualificazione ambientale e paesaggistica (sistemazione muretti a secco, agroforestazione) del territorio, il recupero ed il ripristino di mandarineti abbandonati, la realizzazione di “un percorso di interesse paesaggistico ed ambientale che si snoda lungo tutta la fascia pedemontana terrazzata, tra una quota sul livello del mare variabile da 100 a 200 m”, la salvaguardia e valorizzazione e dell’attività agricola esistente.
Nel 1999 90 aziende di produttori agricoli vi si sono costituiti nel Consorzio "Il Tardivo di Ciaculli "a cui va dato il merito della “creazione di un marchio forte e riconosciuto sui principali mercati nazionali per qualità affidabilità, e costanza nel servizio”, quale il mandarino tardivo di Ciaculli.
Via Gibilrossa - Palermo -  ▼ Google Maps >>  - contatti e sito WEB

 

Sito di Interesse Comunitario e Zona Speciale di conservazione - area protetta Monte Rosamarina e Cozzo Famò
L’area si estende per 236 ettari tra i “Monti di Trabia” e Monte San Calogero (Termini Imerese), comprende oltre al Monte Rosamarina e Cozzo Famò anche Cozzo Ligneri e le sottostanti gola del fiume San Leonardo e valle della Diga Rosamarina. L’ampia prateria è ricoperta di ampelodesma, la parte boschiva, in crisi per lo sfruttamento forestale e per i continui incendi, che risente degli sfruttamenti forestali e dei continui incendi, è fatta di presenza di Olivastro, Leccio, piante da sughero, Quercia virgiliana e Salice pedicellato. L’area è habitat prediletto di rare specie di falconiformi. (foto tratta da inuovivespri.it)
S.S. 285 -  ▼ Google Maps >>  - contatti e sito WEB

 

Sito di Interesse Comunitario  Raffo Rosso, Monte Cuccio e Vallone Sagana. Si estende per 6090 ettari ed ingloba il sistema montuoso che sovrasta la parte occidentale di Palermo città, la fascia costiera di Tommaso Natale ed i Comuni di Isola delle Femmine e Capaci. Al suo interno è il Comune di Torretta. Tra i suoi rilievi distinguiamo: Monte Castellaccio, Cozzo di Lupo, Pizzo Vuturo, Monte Cuccio, Pizzo Cirina, Monte Fior dell’Occhio, Cozzo della Campana, Monte Gibilmesi, Punta Busilmeri, Monte di Mezzo e punta Giardinello. Dal punto di vista geologico il sistema montuoso è il risultato della sovrapposizione tettonica di corpi di natura prevalentemente carbonatica, riferiti a due Unità stratigrafico-strutturali derivanti dalla deformazione della Piattaforma panormide”.
Il paesaggio vegetale, deturpato da continui e numerosi incendi, ha soprattutto l’aspetto della prateria di ampelodesma. I boschi sono per lo più risultato di impianti forestali recenti (pini, cipressi, ecc...). Vi si incontrano ancora esemplari della forestazione endemica come olivastri, lecci, querce, ecc.  L’area è terra di passaggio e meta di uccelli migratori, abitualmente vi si trovano il tottavilla ed falco pellegrino, tra i mammiferi si incontrano l’istrice, il gatto selvatico e la lepre.
S.P. 1 - Palermo -  ▼ Google Maps >>  - contatti e sito WEB - pagina fb Monte Cuccio il gigante di Palermo >>

 

Sito di Interesse Comunitario Rupi di Catalfano e Capo Zafferano
Si estende per circa 322 ettari nei territori dei Comunidi Bagheria e S. Flavia, include i promontori di Mongerbino e Capo Zafferano ed i rilievi montuosi di Monte Catalfano, Cozzo S. Pietro, Monte Rice, Serra Innocenti e crinale ad est di Monte Cavallo di Mezzo. E’ un’area di grande importanza storica – archeologica – naturalistica – ambientale. I crinali verso il mare appaiono irti e scoscesi, quelli verso l’interno più dolci anche se comunque accidentati. Si tratta di “terreni carbonatici delle Unità Imeresi”. Il paesaggio vegetale risente dell’intervento umano per gli insediamenti agricoli (agrumenti) e per gli impianti forestali soprattutto di conifere. Al suo interno si aprono ampie praterie di ampelodesma. Sono ancora presenti testimonianze della tipica vegetazione mediterranea; palma nana, leccio, quercia, olivastro, lentisco…
L’area, soprattutto Capo Zafferano, è lungo la rotta degli uccelli migratori, alcuni dei quali vi si fermano in sosta. Luoghi di interesse: Sito archeologico di Solunto

S.P. 23 - Palermo -  ▼ Google Maps >>  - contatti e sito WEB

 

L’area si estende per 155,11 ettari lungo il tratto del Fiume Oreto compreso tra la Contrada Fiumelato di Meccini (Altofonte) e la foce (spiaggia di S. Erasmo). L’andamento del fiume é meandriforme nella zona a monte e quasi lineare verso e nell’area urbana di Palermo.
Il fiume, che ha carattere torrentizio, è alimentato lungo il suo percorso da diverse sorgive che ne consentono il deflusso fino al mare anche nei mesi estivi. La sua acqua è utilizzata per scopi civili e per la irrigazione dei campi coltivati lungo il suo percorso, la sua salubrità è comunque minacciata da quei scarichi fognari che vi riversano liquidi non depurati e quindi diversamente inquinanti.
Il sito ha una rilevante importanza naturalistico ambientale per la localizzazione di alcune specie vegetali e perché costituisce, all’interno della città, un rifugio per la fauna.
Il paesaggio vegetale è caratterizzato dalla presenza di salici, platani, vaniglia d’inverno, alloro, carpino nero e carice palermitana, quello faunistico dalla presenza dell’usignolo di fiume ed il martin pescatore. Come tutta la città l’area è habitat per colonie di gabbiani. (foto tratta da terradamare.org)
Via Esterna Valle Cuba  - Monreale -  ▼ Google Maps >>  - contatti e sito WEB

Indice degli itinerari