Itinerari Mariani – rappresentazioni artistiche fino al XIX secolo e oltre
Assunzione di Maria, 1801
di Giuseppe Velasco (1750 -1827)
Dipinto su tela
Cattedrale di Palermo
Nel 1781 iniziarono i lavori di rifacimento, più che di restauro, della Cattedrale di Palermo per restituirla nel suo sviluppo ai dettami del Concilio di Trento (sviluppo in pianta a Croce latina) e secondo il gusto artistico che tra fine XIX ed inizio XX secolo si andava affermando nel panorama culturale del tempo: il neo classicismo. A questa corrente apparteneva Giuseppe Velasco che per la Cattedrale realizzò la grande pala d'altare in cui è raffigurata l'assunzione al cielo di Maria accompagnata in questo suo ascendere da un nugolo di angeli e dallo sguardo estatico e meravigliato degli apostoli.
Madonna col Bambino (della Mercede), 1813
di Girolamo Bagnasco (1759-1832)
Statua in legno di cipresso policromo
Palermo, Chiesa di S.Maria della Mercede al Capo
In questa scultura Girolamo Bagnasco ripropone, a distanza di anni, il modulo iconografico della Madonna della Mercede precedentemente adottato per l’analoga statua proveniente dalla chiesa dell’Immacolata Concezione ai Cartari dei PP.Mercedari, che diviene quindi un importante prototipo. Qui i canoni del Neoclassicismo vengono adottati con convinta chiarezza. La statua si presenta con grande monumentalità, attenuata dalla leggerezza delle pieghe della veste chiara, che appare quasi come un peplo greco e che suggerisce la perfetta anatomia del corpo. Il volto di Maria presenta una notevole intensità espressiva nella perfezione delle forme. Felicemente riuscito il tentativo dello scultore di creare la perfezione attraverso l’attualizzazione dell’eredità classica.
L’opera, molto venerata e non soltanto nel quartiere del Capo, ha rappresentato una formula di grande successo nel proporre un’immagine sacra “moderna”, che ha avuto largo seguito nella statuaria dell’Isola. (Nota di Franco Brugnò)