Itinerario Mariano – Maria SS. Addolorata e dei 7 Dolori: culto e devozione
Il culto e la devozione alla Madonna Addolorata è molto sentito nell’Arcidiocesi di Palermo ed è celebrata da tutte le comunità parrocchiali. Molto sentiti e partecipati sono i riti del Venerdì Santo con le solenni e dolenti processioni per i centri abitati dove la statua della Madonna, addolorata, il viso mesto rigato da lacrime, le mani serrate giunte, segue l’urna in cui è deposto il Cristo morto mentre le bande suonano marce struggenti. Una pratica devozionale introdotta dagli spagnoli nel XVI secolo e subito accolta dai palermitani. In Spagna la Madonna addolorata è raffigurata in ginocchio, da noi la Madonna sta ritta in piedi, rotta ma non piegata dal dolore, conscia come è in questo tragico momento della grande missione che il Figlio le ha affidato dalla Croce: prendersi cura di tutta l’umanità. Le processioni devozionali con i fercoli della Addolorata si ripetono anche la domenica successiva al 15 settembre giorno della Festa liturgica a lei dedicata.
Maria SS. dei Sette Dolori è particolarmente venerata nella contrada della Guilla al Capo, dove le confraternite a Lei votate, ramo maschile e ramo femminile, nella chiesa dei Ss. 40 Martiri alla Guilla ne curano il culto e la devozione che ha il suo momento più alto nella solenne processione della terza domenica del mese di settembre. Una statua, quella della Guilla, che ha avuto il privilegio di essere stata scelta per essere esposta a fianco dell’altare in cui Papa Francesco il 15 settembre del 2018 ha celebrato la S. Messa durante la sua visita pastorale in Sicilia.
Contenuto ed origini del culto
Beata Maria Vergine Addolorata, che, ai piedi della croce di Gesù, fu associata intimamente e fedelmente alla passione salvifica del Figlio e si presentò come la nuova Eva, perché, come la disobbedienza della prima donna portò alla morte, così la sua mirabile obbedienza porti alla vita. (dal Martirologio Romano).
Il titolo di "Madonna addolorata" delle Beata Vergine è forse il più sentito perché più vicino alla realtà umana che continuamente fa esperienza del dolore nelle sue diverse forme ed intensità e quello della perdita di un figlio è senz'altro il più atroce, in special modo se la vita è interrotta ingiustamente dalla cattiveria umana. Ma non fu solo per la repentina condanna a morte, il dolore provato da Maria fu l’epilogo di un lungo soffrire, in silenzio e senza sfogo, conservato nel suo cuore, iniziato da quella profezia del vecchio Simeone pronunziata durante la Presentazione di Gesù al Tempio: “E anche a te una spada trapasserà l’anima”. Ma la Madonna è anche corredentrice per Grazia del genere umano, perché partecipe dell’umanità sofferente ed offerta del Cristo, per questo lei non si è ribellata come madre alla sorte tragica del Figlio, l’ha sofferta indicibilmente ma l’ha anche offerta a Dio per la Redenzione dell’umanità.
E come dalla Passione, Morte e Sepoltura di Gesù, si è passato alla trionfale e salvifica Resurrezione, anche Maria, cooperatrice nella Redenzione, ha gioito di questa immensa consolazione e quindi maggiormente è la più adatta ad indicarci la via della salvezza e della gioia, attraversando il crogiolo della sofferenza in tutte le sue espressioni, della quale comunque non potremo liberarci perché retaggio del peccato originale. (1)
La devozione alla Mater Dolorosa, molto diffusa soprattutto nei Paesi del Mediterraneo, si sviluppa a partire dalla fine dell’XI secolo. Furono soprattutto Sant’Anselmo e San Bernardo a contribuire al diffondersi di questa forma devozionale che esaltava la figura di Maria come madre e venerava il suo pianto accorato ai piedi della Croce. Il Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius, un testo scritto da un anonimo, fu solo una delle prime composizione dedicate al Pianto della Madonna, che tanto spazio avrebbe trovato nelle Laudi popolari e nei Misteri del tempo.
Nel XII secolo Jacopone da Todi (ma l’attribuzione non è certa) compose lo Stabat Mater, un componimento poetico musicale liturgico che veniva recitato o cantato durante la celebrazione eucaristica prima della proclamazione del Vangelo. Si tratta di una struggente meditazione sul dolore di Maria ai piedi della Croce. La preghiera comincia con le parole:
Stabat Mater dolorósa (La Madre addolorata stava)
iuxta crucem lacrimósa, (in lacrime presso la Croce)
dum pendébat Fílius. (mentre pendeva il Figlio.)
Cuius ánimam geméntem, (E il suo animo gemente,)
contristátam et doléntem (contristato e dolente)
pertransívit gládius. (era trafitto da una spada.)
Nel 1233 sette nobili fiorentini della compagnia dei Laudesi, una confraternita di Firenze particolarmente devota alla Madonna, assistettero a un miracolo: videro l’immagine della Vergine raffigurata sulla parete di una strada cittadina prendere vita. La Madonna appariva afflitta da un grande dolore, e indossava i colori del lutto. I giovani interpretarono quella visione come un segno del dolore che la madre di Gesù provava a causa dell’odio che divideva le famiglie di Firenze. Così decisero di indossare a loro volta abiti a lutto, gettarono le armi, si ritirarono in penitenza e preghiera sul Monte Sanario e istituirono una nuova confraternita: la compagnia di Maria Addolorata, o dei Serviti. (2)
Maria SS. dei Sette Dolori
Insieme alla devozione a Maria Addolorata si sviluppò quella per i sette dolori di Maria. Inizialmente i dolori erano 5, come 5 erano i Gaudi. Si tratta di momenti della vita di Maria raccontati nei vangeli, o tramandati dalla devozione popolare, legati alla Passione e alla morte di Gesù, ma non solo.
Nella figura della Madonna Addolorata questa identità materna di Maria di Nazareth incontra il suo più alto e drammatico compimento. Come ha affiancato Gesù, suo figlio, nella vita, in quella fredda notte a Betlemme, così Maria lo ha seguito fino a un passo dalla morte, cullando il suo corpo martoriato per l’ultima volta, prima di affidarlo al sepolcro. Sue le lacrime che hanno lavato il sangue dalle ferite della corona di spine, dei chiodi della Croce. Suoi i sospiri che hanno sfiorato la pelle ormai fredda dell’Agnello ucciso per mondare l’umanità da tutti i peccati. Ma quell’Agnello per lei era anche un figlio, portato in grembo per lunghi mesi, accudito nelle notti di pianto, protetto e custodito come il tesoro più prezioso, e infine lasciato andare nel mondo, a seguire il proprio destino, ma sempre con l’occhio attento e premuroso della madre a seguirlo, a vegliare su di lui, a pregare per lui. Non possiamo comprendere l’importanza della figura della Madonna Dolorosa se non ci soffermiamo su questo aspetto di Maria come madre (3).
I sette Dolori di Maria:
Profezia dell’anziano Simeone sul Bambino Gesù: “Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima.” (Luca 2,34-35)
La fuga in Egitto della Sacra famiglia: “Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo».” (Matteo 2,13-15).
La perdita di Gesù Bambino nel Tempio: “«Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?».” (Luca 2,41-51)
L’incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis (Questo episodio non è narrato nei Vangeli, ma deriva dalla tradizione popolare. Gesù salendo al Calvario incontra la madre).
Maria ai piedi della Croce: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».” (Giovanni 19,25-27)
Maria accoglie nelle sue braccia Gesù morto (Anche questo episodio non è narrato nei Vangeli, ma è stato soggetto di innumerevoli rappresentazioni sacre, come la Pietà di Michelangelo, solo per citare una delle più celebri. Maria culla tra le sue braccia il corpo di Gesù deposto dalla croce prima che venga sepolto.)
Maria assiste alla sepoltura Gesù (Episodio non biblico, tramandato dalla tradizione).
I Sette Dolori costituiscono una sorta di cammino di sofferenza di cui la Madonna è stata protagonista. Non a caso la tradizione popolare ha istituito in alcune località la ‘Via Matris’, una versione mariana della Via Crucis, istituendo veri e propri cammini di penitenza e meditazione sulle orme dei Sette Dolori di Maria.
Pio X fissò la celebrazione della memoria della Madonna Addolorata al 15 di settembre, il giorno dopo della festa dell’Esaltazione della santa Croce.
(1) Beata Vergine Maria Addolorata (santiebeati.it)
(2) e (3) I sette dolori di Maria, il culto della Madonna Addolorata (holyart.it)
Celebrazione e preghiere devozionali a Maria SS. Immacolata nell'Arcidiocesi di Palermo:
- Settenario in onore della Beata Vergine Addolorata prima del 15 settembre
- Novena in preparazione della giornata liturgica dedicata a Maria Ss. Addolorata
- Via Matris processione in occasione della B.V. Addolorata con riflessione sui sette dolori di Maria. La confraternita di Maria SS. dei 7 Dolori alla Guilla la celebra il venerdì prima della festa domenicale a Maria SS. dei 7 Dolori.
- Vespri di Maria SS. Addolorata il 15 settembre
- Solenne Liturgia Eucaristica il 15 di settembre
- Il rito di "Maria Desolata" il Sabato Santo
Processioni dedicate a Maria SS. Addolorata nell'Arcidiocesi di Palermo
La ricorrenza liturgica di Maria SS. Addolorata cade il 15 di settembre, giorno particolarmente significativo per l'Arcidiocesi di Palermo perché il 15 settembre del 1993 Padre Pino Puglisi è stato reso martire per mano mafiosa nel quartiere Brancaccio di Palermo, nel giorno in cui ricorreva il suo compleanno. Per questa forse non casuale concomitanza di ricorrenza, le solenni celebrazioni liturgiche e le stesse processioni dei fercoli si caricano di segni ed emozioni di dolore e di speranza in un mondo reso migliore dalla conversione alla sequela di Gesù per intercessione di sua Madre.
I riti devozionali delle celebrazioni estive di Maria SS. Addolorata si caricano però dei connotati della festa gioiosa che accompagna nelle nostre Comunità la festa patronale con il corollario di eventi di aggregazione sociale "ricreativa" che hanno il loro culmine nello sparo dei giochi d'artificio al rientro dei fercoli in chiesa.
16 agosto -
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Maria SS. Addolorata patrona di Cerda
Parrocchia Maria SS. Immacolata - Piazza V. La Mantia, 1 - 90010 Cerda - scheda della festa da sitoweb "isolainfesta"
5 settembre
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Maria SS. Addolorata del Giglio
Parrocchia S. Anna la Misericordia - Piazza - S. Anna - 90133 Palermo - dalla Chiesa di SS. Annunziata del Giglio - Vicolo del Giglio - A cura della Confraternita di Maria SS. Addolorata del Giglio
15 settembre
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Maria SS. Addolorata di Aspra
Parrocchia Maria SS. Addolorata (Aspra) - Piazza Mons. Cipolla - 90011 Bagheria - pagina FaceBook dedicata - scheda della festa da sito web "isolainfesta"
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Maria SS. Addolorata di S.Elia
Parrocchia Maria SS. Addolorata - S. ELIA - 90017 Santa Flavia - programma festa da sito web parrocchia
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Maria SS. Addolorata di Castronovo
Parrocchia SS. Trinità - Corso Umberto I, 9 - 90030 Castronovo Di Sicilia
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Maria SS. Addolorata di Sciara
Parrocchia S. Anna - Via Roma - 90020 Sciara
terza domenica di settembre
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Addolorata delle Balate
Parrocchia S. Nicolò All'Albergheria - Via Nunzio Nasi 18 - 90134 Palermo (Albergheria) - dalla Chiesa di San Saverio - A cura della Confraternita di Maria SS. Addolorata delle Balate (Chiesa di San Saverio) - scheda festa da sito web "isolainfesta"
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Addolorata della "Zisa"
Parrocchia di Santo Stefano Protomartire - Piazza Zisa - 90135 Palermo - a cura della Confraternita Maria SS. Addolorata alla Zisa
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Addolorata di Pallavicino
Parrocchia Maria SS. Addolorata - Via Mater Dolorosa 74 Palermo - a cura della Confraternita Maria Ss. Addolorata - Pallavicino
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Maria SS. dei Sette Dolori
Parrocchia Maria SS. Assunta - Cattedrale - C. so Vittorio Emanule 90134 - Palermo - dalla Chiesa dei Ss.40 Martiri alla Guilla (maschile e femminile) - a cura della Confraternita di Maria SS. dei 7 Dolori (pagina FaceBook >>) - scheda festa dal sito web "isolainfesta"
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Maria SS. Addolorata al Molo
Parrocchia Nostra Signora della Consolazione - Via dei Cantieri 66 - 90142 Palermo - A cura della Confraternita Maria SS. Addolorata al Molo (sito web >>) - scheda festa da sito web "isolainfesta"
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Maria SS. Addolorata di Partanna Mondello
Parrocchia S. Maria degli Angeli - Via Iandolino 117 - 90146 Palermo - a cura della Confraternita dell'Addolorata (Chiesa di S. Maria degli Angeli)
Maria SS. Addolorata nel venerdì Santo
E' in questo giorno che nei cuori dei fedeli e non solo si realizza la maggiore immedesimazione al dolore di Maria, in cui si piange e si soffre con Maria e ci si interroga sulla propria vita e sul quanto e sul come ancor oggi si fa sanguinare il suo cuore mettendo ancora, con il peccato, in Croce il suo figliuolo e le si chiede aiuto e sostegno perché ciò non accada. E' in questo giorno che nelle lacrime di Maria ci si immedesima al dolore di tante madri e popoli per i tanti crocifissi della storia a causa dell'odio, della cattiveria umana, dell'ingiustizia, dello sfruttamento, della prevaricazione, della prepotenza, del non rispetto della persona umana e dei suoi diritti costitutivi.
Sentimenti che si leggono nella galleria fotografica che qui proponiamo: